Scorza Virus 🤒 | Un anno insieme a voi

Nessuna videolezione oggi, domani e per i prossimi 3 mesi.
Speriamo anche di più.
Si può dire che da oggi inizia l’estate, ma prima di questo, al posto della videolezione, un’ultima cosa: Scorzatè ha un messaggio dai suoi 4 gestori.
Ma cos’è ScorzaTe?

E cosa è stato in questo anno scolastico appena terminato?

ScorzaTe dal punto di vista di Ross

ScorzaTe per me è stato un modo per “essere utile” alla nostra scuola, per mettere un po’ delle mie idee in questo progetto e poterle condividere con quella che io considero una seconda casa. ScorzaTe è condivisione e, soprattutto, voce di noi studenti. Un grande “FORZA” a tutti noi che abbiamo affrontato, in modo stupendo dal punto di vista scolastico, questo periodo inaspettato e complesso… ci faccio un mega in bocca a lupo per l’anno che verrà, grandi come al solito.

ScorzaTe dal punto di vista di Celeest

ScorzaTe non è qualcosa, ma qualcuno, anzi ognuno di noi. Tutti concorrono alla buona convivialità all’interno della scuola e, poiché ScorzaTe ne fa parte in prima linea, concorrono anche alla funzionalità di quello che è un vero Noi. Ho i brividi se penso che l’anno scorso ero davanti al telefono per vedere, mosso pura curiosità, il nuovo corpo di ScorzaTe, notando solo alla fine il mio nome fra quelle persone scelte. È stato un anno imprevedibile e difficile, ma ciò che tutti abbiamo nelle mani non serve solo nei momenti di gioia. ScorzaTe ci è stato vicino continuamente in questa turbolenza, scacciando via noia e incertezze. È stato in grado di far esplodere la curiosità di tutti gli Scorziani (si, è un nome che fa pensare un po’ agli alieni, ma lo uso perché siamo su un altro pianeta rispetto agli altri). Non dimentichiamo che ScorzaTe è la porta della nostra casa, ci permette di entrare nel vero Scorza, di comprendere come funziona e soprattutto di metterci in gioco, esprimendo in piena libertà il nostro pensiero senza essere criticati. Continuiamo a prendercene cura non dimenticando mai quello che siamo e la forza della nostra unione.

ScorzaTe dal punto di vista di Dione

ScorzaTe siamo noi, lo Scorza.
Siamo le persone che ogni giorno riescono a intrattenere e allo stesso tempo informare tutto lo scorza.
ScorzaTe è punto di riferimento per qualsiasi dubbio oppure per fare due chiacchiere che noi dello staff.
Noi di ScorzaTe siamo dei semplici ragazzi che credono in quello che fanno, saltano delle ore di scuola per mettere al primo posto lo Scorza. Passiamo interi pomeriggi a programmare futuri post, articoli e molte altre cose.

ScorzaTe dal punto di vista di Adriano (o Arcadio, dai)

MESSAGGIO LUNGO MA DAL CUORE

Scorzatè è troppe cose,
o meglio, siamo troppe cose.
Siamo troppe cose insieme;
e forse non basteranno delle parole per descriverci.
Dal mio punto di vista, studente e amante dello Scorza, posso dirvi che ho visto ognuno di voi.
Nessuno escluso.
Se ci pensate siamo pezzi di un puzzle, perfettamente incastonati tra loro, ognuno con le sue forme, ognuno con le sue differenze e tutti uguali nella grandezza.
Siamo dei piccoli pezzi che formano un qualcosa di grande: non solo lo Scorza, non solo Scorzatè ma una famiglia.
Basta solo indietreggiare un poco per ammirare l’armonia e la bellezza creata da noi e che rappresentiamo.
Quest’anno ho potuto fare meglio la mia parte; mi sono circondato di tante persone tramite Scorzatè, ma rimanendo pur sempre un semplice pezzo.
Un pezzo fondamentale come tutti voi.
Ci sono state alcune difficoltà, è vero, non lo posso negare, ma non posso neanche negare il fatto di averle affrontate e superate col sorriso; mi piace ciò che ho fatto, ciò che faccio e ciò che farò.
Con voi, con il mio team e con me stesso.
E’ stato un periodo difficile, forse troppo, per garantirvi la vicinanza di Scorzatè nonostante la distanza… per questo mi scuso, ma ho sempre cercato di guardare quel puzzle attraverso uno schermo.
Inutile dirvi che non è la stessa cosa…
Non ci sono state ricreazioni,
non ci sono state soste al bar o alle scalette tra un’ora e l’altra.
Non ci sono stati i giri per le classi con suddetta ansia e agitazione,
non ci sono stati i bigliettini col compagno di banco o i messaggi come:’Arcà fammi uscire dalla classe che ho compito’, oppure ‘Adrià vieni in classe adesso’.
Non c’è stato il compagno che faceva la guardia alla porta per avvisarci dell’arrivo della prof.
No, non c’è stato nulla di questo.
Dovrei essere felice, dopotutto la scuola è finita; ma che senso ha non poter sentire questo entusiasmo fuori il cancello principale? Tra urla, gavettoni e la Sergi che ci guarda male.
Mi sento di dirvi che ce l’abbiamo fatta, però.
Siamo arrivati al 9 Giugno e proprio in questo periodo abbiamo fatto vedere chi siamo davvero.
Così come si è fatto con i familiari durante la quarantena, noi ci siamo rivisti tramite uno schermo; durante la videolezione della Manfredi, estesa a tutta la scuola, o nei gruppi di whatsapp.
Non siamo stati soli e mai lo saremo.
Ritorneremo a guardarci negli occhi, durante la ricreazione, nei corridoi, al bar oppure nella corsa a prendere l’ultimo banco attaccato al muro.
Ritorneremo, ma lo faremo con occhi diversi.
Guarderemo la scuola come se fosse la prima volta,
e i nostri occhi si incontreranno,
e in quell’attimo penseremo la stessa cosa:’ ce l’abbiamo fatta’.
– Adriano Arcadio Carchidi

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Anonimo
3 anni fa

Wow

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