Avete presente uno di quei discorsi lunghi e pieni di regole e promesse da mantenere? Ecco proprio uno di quelli, ma diciamo, che la cosa che mi colpì di più, fu la frase “Dovete iniziare a studiare già da adesso, perché poi in quinto affronterete gli esami”. Allora pensai, menomale che ci vogliono ancora 5 anni, posso stare tranquillo.
Ora non posso più esserlo, perché si può dire che gli esami sono dietro l’angolo.
Alla fine agli esami studiando e tenendo conto del percorso del triennio, ognuno riceverà quel che merita, ma non è questo il problema principale.
Il problema principale, è il non avere ancora certezza su come sarà strutturato.
Secondo quello che ha detto il Miur ci saranno due prove scritte e un colloquio orale. La terza prova non esiste più, mentre esisterà la prima prova di italiano e la seconda prova, basata su una o più materie.
La grande novità è che l alternanza scuola lavoro non sarà più di così vitale importanza, e sarà un problema dei maturandi del 2020. L’ ASL rimarrà però obbligatoria, anche se non sarà né un requisito per la maturità 2019, né un argomento per l’esame orale.
Cambiano anche i punteggi, saranno dati: 20 punti per la prima prova, 20 per la seconda, 20 per l’orale e 40 punti per i crediti. (per quanto riguarda i crediti si farà la proporzione in base a quanti ognuno ne ha accumulato durante il terzo e il quarto anno)
Altro tasto dolente, le invalsi, quest’ultime non faranno media, ma sono obbligatorie , chi non le farà non verrà ammesso agli esami. Il voto e l’attestato delle invalsi verrà consegnato insieme al diploma.
Un abbraccio dal vostro caro Claudio